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Un calcio alla disabilità


Dopo il progetto “Tutti insieme per Giuseppe” e “Io tifo positivo”, L’Us Angri riapre al sociale non con un progetto vero e proprio ma con una iniziativa: “Diamo una calcio alla disabilità”. L’iniziativa è stata voluta fortemente dal Mister Vitter e la disabilità in questione è la Malattia di Parkinson che ha colpito ormai 12 anni fa l’addetto stampa della squadra, Francesco D’Antuono.

L’idea mi è venuta – racconta Vitter che oltre ad essere l’allenatore dell’Us Angri 1927 è anche medico – quando Francesco ha chiesto di allenarsi per un periodo con la prima squadra.

Durante gli allenamenti e le partitelle che regolarmente svolgiamo durante la settimana, ho notato che non mostrava nessuno dei sintomi caratteristici del Parkinson. Era come se la palla fosse la terapia giusta al Parkinson. Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di provare a tesserarlo e di fargli giocare anche se solo per 5 minuti una partita.

Sono sicuro – conclude il mister – che l’esordio ufficiale nelle file della squadra del cuore possa essere per Francesco un vero toccasana.

Da parte di tutta la squadra c'è stato da subito il desiderio di sposare l’iniziativa che risulta essere un modo per dimostrare che i ragazzi disabili, nel caso specifico Francesco, non sono solo un valore per le loro famiglie, ma anche un valore aggiunto per la comunità. Lo sport come strumento di aggregazione e socializzazione ma soprattutto di sensibilizzazione nasce dalla convinzione che l’attività motoria può’ contribuire al benessere sia della persona cosiddetta normodotata sia della persona disabile. Nei prossimi giorni il segretario Generale Savi produrrà tutta la documentazione necessaria per il tesseramento di Francesco nell’organico dell’Us Angri.


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